ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 06/08/2014

LA QUATTRO GIORNI DI NIJMEGEN

 

FATTI
Nimega (in olandese Nijmegen) è una città dei Paesi Bassi di circa 160 mila abitanti, situata nella provincia della Gheldria, a pochi chilometri dalla Germania. È considerata la più antica città del paese e, nel 2005, vi furono celebrati i suoi duemila anni di storia.
Dal 15 al 19 luglio del c.m. è stata effettuata, presso la ridente cittadina olandese, la 98° edizione della , la più antica e prestigiosa grande Marcia non competitiva al mondo, che attira nella città decine di migliaia di partecipanti e centinaia di migliaia di spettatori. Le ragioni dell’enorme prestigio raggiunto dall’evento agonistico sono da ricondursi a diversi fattori, quali ad esempio:
– l’impressionante partecipazione popolare della manifestazione che unisce il popolo olandese ai militari e civili provenienti da tutto il mondo;
– i soldati sono considerati difensori della pace e difensori delle fasce sociali più deboli;
– lo straordinario numero di eserciti che vi partecipano per il tramite di proprie pattuglie;
– la durezza della prova: senza giri di parole, la marcia è adatta alle elites, ovvero, ai paracadutisti.

ANALISI DEI FATTI
I partecipanti alla Marcia sono divisi per categorie a seconda dell’età, del sesso e del fatto che siano militari o civili: questi ultimi, a seconda della categoria di appartenenza, possono compiere 30, 40 o 50 chilometri al giorno per quattro giorni consecutivi.
I gruppi militari compiono il percorso di 40 km al giorno per quattro giorni e devono marciare in uniforme di servizio, stivaletti e con lo zaino tattico da 10 kg.
Trattandosi di una marcia non competitiva, non vengono redatte classifiche, ma viene solo assegnata una medaglia a chi completa il percorso entro il tempo massimo – tra le 9 e le 14 ore per tappa.
Il percorso affrontato nelle quattro giornate, cominciano e finiscono a Nimega, descrive una sorta di quadrifoglio col centro nella città.
La Marcia costituisce un evento mondiale che coinvolge, oltre alla città di Nimega, l’intera Olanda ed è accompagnata da una intera settimana di festival, che comincia il sabato prima della partenza e si conclude il venerdì, giorno dell’arrivo, attirando ogni anno circa un milione di persone.
Gli ultimi chilometri del percorso sono fiancheggiati da tribune affollate di pubblico, ed i partecipanti che concludono la loro fatica sono accolti da manifestazioni di entusiasmo: subito prima di questo “viatico della gloria” i gruppi militari dispongono di un terreno per cambiarsi, in modo che questo l’ultimo tratto venga percorso in uniforme da parata con appuntata la riportata medaglia della Marcia, che si vede quindi brillare identica sulle divise militari di ogni paese partecipante.
La squadra dell’A.N.P.d’I. ha felicemente portato a termine, con infinito orgoglio, motivazione e fermezza l’impegnativa ardua impresa. Diciassette paracadutisti italiani (su ventitrè) hanno difatti riportato, dopo un lungo periodo di assenza, la “Folgore”, le Forze Armate ma soprattutto il Tricolore italiano a Nijmegen, con piena soddisfazione nostra ed apprezzata stima delle autorità militari e civili internazionali.

CONSIDERAZIONI
In ambito europeo (tranne l’Italia) e per tutte le Forze Armate, il personale desideroso di intraprendere la carriera militare nelle Scuole di formazione (come per esempio la nostra Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali di Viterbo, la Teuliè o la Nunziatella) deve necessariamente superare la prova d’ingresso, ovvero la partecipazione della marcia nei quattro giorni e nei tempi consentiti dal regolamento.
Inoltre, la medaglia di partecipazione, consegnata al termine dell’attività, viene ufficialmente riconosciuta, in ambito militare, da tutti gli eserciti partecipanti meno che dall’Italia.
CONCLUSIONI

Onorato di aver partecipato, in qualità di Comandante del piccolo Contingente italiano, esprimo la mia profonda gratitudine a tutti i miei “gregari” per aver accettato, incondizionamente e fedelmente, la mia azione di comando, nelle estenuanti, impegnative ed onerose attività sviluppate in comune e per avermi fatto rivivere, con il loro fattivo apporto disciplinare, momenti indimenticabili e irripetibili di quando mi trovavo al comando di uomini.

Rivolgo un doveroso, quanto caloroso, ringraziamento:
– al Presidente dell’A.N.P.d’I. Nazionale, Gen. Gianni Fantini per aver creduto in noi;
– al Comandante Militare Esercito del “Friuli Venezia Giulia”, Gen. Alessandro Guarisco per la squisita disponibilità e cortesia dimostrata nei confronti della delegazione triestina, in occasione della nostra partenza per l’Olanda;
– al Presidente della prestigiosa Sezione A.N.P. d’.I. di Trieste, Valter Sergo, già Ten. dei CC del 1° Btg. Par. “Tuscania”, per aver dato l’opportunità di inserirmi, in qualità di responsabile militare, all’interno di questa magnifica organizzazione;
– a tutti gli impareggiabili componenti del mio team operativo che hanno dimostrato (nonostante sia venuta a flemmatizzare la forza, l’agilità e la freschezza dei tempi migliori, soprattutto da parte dei veterani…….) di possedere eccellenti doti e qualità morali e di carattere. Grazie alla forza, alla costanza, alla fermezza e alla determinazione, vigorosamente ed energicamente evidenziata sul terreno da parte di ognuno di noi, peraltro supportate dall”immancabile desiderio di primeggiare, sempre ed ovunque, si è potuto fornire ottime prestazioni finalizzate a raggiungere traguardi ed obiettivi impensabili ed immaginabili, in un primo momento irraggiungibili, successivamente gratificanti e meritevoli di elogio
I paracadutisti dell’ANPDI durante la 4 giorni di Nimegen (NL)

 

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