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Pubblicato il 06/11/2023

LANCIO SULLE POSTAZIONI DELLA FOLGORE DI EL ALAMEIN : DUE VIDEO(RIELABORATI A TUTTO SCHERMO) RIASSUMONO LA ECCEZIONALITA’ DEL GESTO DEI PARACADUTISTI ITALIANI


PARMA- Il 23 Ottobre 2023, 57 paracadutisti e sei passeggeri tandem (anch’essi baschi amaranto “veterani”), partiti dall’Italia il 20, si sono lanciati col paracadute emisferico ( 50) e in caduta libera (7), sulle postazioni comprese tra l’Himeimat e Quota 105, nel cuore del Fronte sud di El Alamein, che era difeso dalla Divisione Folgore. Il velivolo era un C130H della Aeronautica militare egiziana; La quota di lancio per i “tondi” è stata di 950 metri , quella in caduta libera di 4000.
I paracadute erano quelli in dotazione all’esercito egiziano: T10 e T10R, che, secondo la loro normativa,vengono dismessi dopo 50 lanci,quindi nuovissimi.


SCELTA CONSAPEVOLE E DETERMINATA
Tutti i paracadutisti si sono sottoposti ad un severo e selettivo “ricondizionamento non stop” , secondo gli standard della Airborne egiziana, che li ha ospitati nella loro gigantesca base posta a 50 chilometri dal Cairo, mettendo a disposizione istruttori, palestra, discensori e torri multiple, accogliendoli con cameratismo e disponibilità.
Tre paracadutisti italiani si sono infortunati e sono stati prontamente e costantemente assistiti dalla sicurezza in zona lancio e dal resto del “Plotone Quota 105”. Due di loro, rimasti in osservazione, sono stati assistiti 24 ore al giorno , sino al momento del loro rimpatrio, avvenuto il 27. Una menzione particolare va a favore degli ospedali di El Alamein e del Cairo e del personale delle ambulanze, per la pulizia, la efficienza, sia medica che tecnologica e la disponibilità degli addetti, sfatando alcuni luoghi comuni.
“Lo rifarei mille volte” è stata la frase comune che hanno pronunciato e poi scritto nel gruppo whatsapp della Missione gli infortunati, sin da quando erano in ospedale, ringraziando per la assistenza ricevuta.


FINO AD OGGI BEN 100 PARACADUTISTI ITALIANI SI SONO LANCIATI SUL FRONTE TRA IL 2022 E IL 2023 , SUDDIVISI IN DUE PLOTONI
La Missione ha preso il nome dai luoghi degli atterraggi, dopo la prima “pionieristica” del “Plotone Himeimat” del 2022.
Sia nel 2022 che nel 2023 si è trattato di un gesto coraggioso e faticoso, in virtù dei differenti standard egiziani. Ognuno dei paracadutisti italiani ha riconfermato agli istruttori la irremovibile volontà di onorare i Caduti di El Alamein e di “tenere duro” senza badare alla fatica e ai lividi e acciacchi a seguito delle decine di capovolte e di esercizi.
Alla fine rimane la gioia di avere compiuto un gesto “storico” che restituisce ai Leoni della Folgore quel lancio che gli era stato negato.


IL SACRARIO ITALIANO PIU’ BELLO CHE MAI – LA COMMOZIONE DEI PARACADUTISTI
Al Sacrario Italiano, ora ancor più bello dopo i miglioramenti curati dallo Stato Maggiore della Difesa, sotto coordinamento del Ministro Guido Crosetto, del sottosegretario onorevole Isabella RAUTI, del sottocapo gen. c.a. Carmine Masiello e del segretario generale SMD Ammiraglio Luca Conti, dopo la Santa Messa sono stati consegnati gli attestati di lancio e le ali egiziane, amichevolmente concesse dai Fratelli in servizio della Airborne. Commozione, strette di mano, abbracci e qualche lacrima sono stati il degno coronamento del gesto appena compiuto. Gli attestati hanno la validazione della Federazione di paracadutismo militare egiziana, che si occupa dei corsi agli aspiranti cadetti delle molte scuole militari di quel paese. Al Plotone , in zona di atterraggio si sono uniti 27 accompagnatori giunti il 22 dall’Italia. Insieme hanno visitato l’Himeimat e l’ospedale italiano denominato “kapunga box”.
Sotto, i due video che riassumono alcuni momenti. Il primo, più lungo e l’altro che descrive solo il lancio.




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