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Pubblicato il 02/02/2017

L’ESERCITO PRODUCE LA CANNABIS A SCOPO TERAPEUTICO

marijuana
L’impiego della marijuana a fine sanitari è autorizzato in Italia dal 2007 ma sinora la sostanza veniva importata dall’Olanda.

PARMA- Il governo ha deciso alcuni mesi orsono l’utilizzo terapeutico della cannabis, affidando all’Esercito la organizzazione della produzione e consegna del prodotto finito.

Lo sta facendo lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Si tratta di una missione delicata dal punto di vista scientifico, legale ed economico, che aveva bisogno di garanzie di di sicurezza, sino a quelle legate all’imperativo di produrre un prodotto farmaceutico dedicato a malati di sclerosi multipla, tumore e Sla, stabilizzato e con precise quantità di principio attivo per grammo.

La “Missione cannabis” dell’esercito italiano prevede l’utilizzo di circa 200 piante di canapa, coltivate dal 2016. L’impiego della marijuana a fine sanitari è autorizzato in Italia dal 2007 ma sinora la sostanza veniva importata dall’Olanda.
“La produzione, che è appena iniziata con due serre e vedrà l’arrivo di altre due serre nell’arco di quest’anno, porterà nel 2017 a una previsione di circa 100 chilogrammi di prodotto finito”, spiega il colonnello Antonio Medica, direttore dello Stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze.

L’utilizzo non avviene tramite la classica sigaretta perché gli studi clinici hanno evidenziato una sensibile perdita di principi attivi dato che la combustione distrugge il THC mentre le sostanze che si formano sono responsabili degli effetti collaterali, soprattutto della tachicardia.

Attualmente in Italia si contano circa 3.000 pazienti autorizzati. Sclerosi a placche, glaucoma e altre gravi malattie sono alcune delle patologie a cui la cannabis consente di alleviare dolori ed effetti secondari di trattamenti pesanti come la chemioterapia.

“Una patologia nella quale la cannabis funziona benissimo è la fibromialgia” sottolinea Pierluigi Davolio, farmacista di Firenze. “Una patologia che non ha alcun tipo di farmaco veramente efficace. Persone costrette a letto che non potevano più alzarsi per andare a lavorare hanno ricominciato a vivere e a guidare la macchina. Anche perché i dosaggi terapeutici utilizzati non producono attività psichica”.

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