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Pubblicato il 24/01/2017

LEVA OBBLIGATORIA: DIVERSE NAZIONI EUROPEE CI STANNO PENSANDO. IN SVEZIA E LITUANIA E’ RIPARTITA

L’indebolimento geopolitico europeo, alla luce dei nuovi equilibri, inizia a dare alcuni effetti nazionali: diversi paesi dell’Unione Europea stanno pensando di reintrodurre la leva militare obbligatoria. La Svezia l’ha appena reintrodotta.
Quando la abolì nel 2019 seguì la tendenza di altri paesi europei come la Francia, l’Italia, il Belgio e l’Olanda che avevano fatto la stessa sceltaalla fine degli anni 90 e la Germania nel 2011. Quella scelta si è rivelata un fallimento:il reclutamento dei militari professionisti e riservisti è assai difficile. Secondo il generale Klas Eksell, il responsabile delle Risorse umane dell’Esercito svedese, i soldati in servizio effettivo sono attualmente 5.325 sui 6.600 necessari. Peggior situazione per i riservisti che sono 3.875 sui 10.400 richiesti.

ANCHE LA LITUANIA RIATTIVA LA LEVA MILITARE OBBLIGATORIA
La difficoltà a costituire delle forze armate basate unicamente su professionisti volontari, preoccupa anche la Lituania, che fa parte della Nato, ma che due anni fa ha deciso di ristabilire la leva per le mire espansionistiche dei vicini russi.

FRANCIA E ITALIA COSA FARANNO?

In ogni parte all’Europa viene chiesto di fare di più per la propria difesa. La Francia ha già molti deputati che stanno elaborando una proposta in funzione antiterroristica.Il progetto fortemente sostenuto dal Partito Socialista, prevede una formazione militare obbligatoria di sei mesi. La difesa territoriale dal terrorismo è un problema di molti paesi europei, Italia compresa, che potrebbero pensare di ripristinarla.

svezia11

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