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Pubblicato il 22/12/2015

NATALE: I SIGNIFICATI STORICI E RELIGIOSI

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Perché si festeggia il 25 dicembre? Cosa significa “presepe” e a quando risale la tradizione di allestirlo? Quando nacque esattamente Gesù Cristo? Perché la liturgia del Natale si compone di quattro messe? Perché la Chiesa d’Oriente lo festeggia in un’altra data? Ecco una guida pratica per conoscere la festa più importante dell’anno che celebra la nascita del Figlio di Dio

Con il Natale tutti i cristiani celebrano la nascita del Figlio di Dio, Gesù Cristo, che si fece uomo. L’Incarnazione del Verbo di Dio segna l’inizio degli “ultimi tempi”, cioè la redenzione dell’umanità da parte di Dio.

PERCHE’ I CATTOLICI LO CELEBRANO IL 25 DICEMBRE?
La festa del Natale si sovrappone approssimativamente alle celebrazioni per il solstizio d’inverno e alle feste dei saturnali romani (dal 17 al 23 dicembre)
Il Cronografo dell’anno 354 attesta l’esistenza a Roma di questa festa al 25 dicembre, come celebrazione pagana del solstizio d’inverno, “Natalis Solis Invicti”, cioè la nascita del nuovo sole dopo la notte più lunga dell’anno. Da qui la volontà di onorare il Sole vero, la luce del mondo. Evento coincidente con le ferie di Saturno, durante le quali gli schiavi ricevevano doni dai loro padroni ed erano invitati a sedere alla stessa mensa, come liberi cittadini.
I regali di Natale, però, continuano la tradizione antica dei doni dei pastori e dei re magi a Gesù Bambino. Nel calendario romano il termine Natalis veniva citato per molte festività, come il Natalis Romae (21 aprile), che commemorava la nascita dell’Urbe, e il Dies Natalis Solis Invicti, la festa dedicata alla nascita del Sole (Mitra), introdotta a Roma da Eliogabalo (imperatore dal 218 al 222) e ufficializzato per la prima volta da Aureliano nel 274 d.C. con la data del 25 dicembre

RADICI DELLA PAROLA
Il termine “Natale” deriva dal latino cristiano Natale(m), per ellissi di diem natalem Christi (“giorno di nascita di Cristo”) a sua volta da latino natalis derivato da natus (“nato”), participio perfetto del verbo nasci (“nascere”).

QUATTRO MESSE PER LA SUA CELEBRAZIONE
Sono quattro i riti liturgici : la messa vespertina della vigilia, quella ad noctem (cioè la messa della notte), la messa in aurora e la messa in die (nel giorno). Il Natale cristiano inizia con i primi vespri del 24 dicembre, per terminare con la domenica del Battesimo di Gesù.

IL NATALE DELLA CHIESA DI ORIENTE

In Oriente la nascita di Cristo veniva festeggiata il 6 gennaio, col nome di Epifania, che vuol dire “manifestazione”; successivamente è stata adottata quella del 25 dicembre. In Occidente venne poi introdotta la festa dell’Epifania, ultima del ciclo natalizio.

IL NATALE PER LA “DIASPORA” CATTOLICA
Il 25 dicembre per cattolici, protestanti e ortodossi che seguono il calendario gregoriano; il 6 gennaio per le chiese ortodosse orientali; il 7 gennaio per gli ortodossi che seguono il calendario giuliano e il 19 gennaio per la Chiesa Armena Apostolica di Gerusalemme che segue il calendario giuliano

LA NASCITA DI GESU’ NELLE SCRITTURE
Le uniche fonti scritte che riferiscono della nascita di Gesù sono i Vangeli di Matteo e Luca. Pur non avendo riferimenti cronologici precisi, e dando per veritiero il racconto si può ricostruire la data dell’evento. Il Vangelo di Matteo (2,1) riferisce che Gesù nacque “nei giorni del re Erode”, che regnò presumibilmente tra il 37 a.C. e il 4 a.C.
Matteo 2,16 riporta l’intenzione di Erode di uccidere i bambini di Betlemme sotto i due anni (strage degli innocenti). Questo significherebbe che Gesù è nato uno o due anni prima dell’incontro di Erode coi magi.

IL PRESEPE
Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini; l’usanza fu all’inizio prevalentemente italiana e nacque all’epoca di San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività, dopo essere tornato dalla visita a Betlemme; il Santo intendeva rievocare la scena della Natività in un luogo, come Greccio, che molto assomigliava alla cittadina di Gesù.

Nella rappresentazione preparata da San Francesco, al contrario di quelle successive, non erano presenti la Vergine Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino; auguri.lince.PRESEPE

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