Pubblicato il 28/03/2024
NATO RESPONSE FORCE – 100MILA UOMINI SCHIERABILI RAPIDAMENTE AI CONFINI EST
Il 24 marzo l’Alleanza Atlantica ha dovuto attivare una serie di meccanismi di difesa preventiva, dopo che un razzo ipersonico russo ha violato gli spazi aerei polacchi. E’ stata messa in allarme la ‘Response Force’ (Nrf) per prevenire con la deterrenza, eventuali invasioni dei paesi confinanti da parte della Russia.
La Nrf , ha lo scopo di fornire una rapida risposta militare a una crisi emergente, sia per scopi di difesa collettiva che per altre operazioni di Sono attualmente otto i gruppi tattici NATO inviati sul fronte Est, almeno 40 mila uomini destinati a diventare 100 mila in futuro.
I Paesi NATO contribuiscono con unità terrestri, aeree, marittime o delle forze speciali (Sof) , a rotazione, per un periodo di 12 mesi.
Le unità “di turno” “si addestrano in patria e poi insieme agli altri eserciti della forza multinazionale. Nel 2014, dopo l’invasione della Crimea da parte della Russia, la forza della NRF è stata incrementata con la Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf), che fu attivate nel febbraio 2022 come misura difensivadopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Da gennaio 2024 alla guida della Vjtf è il Regno Unito. La attuale consistenza numerica è di 6.000 soldati e come nucleo la Settima Brigata Meccanizzata Leggera da Combattimento.
La componente terrestre è attualmente composta da nove Paesi: Albania, Ungheria, Lettonia, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Spagna, Turchia e Gran Bretagna , ognuna delle quali contribuisce con forze aeree, marittime e per operazioni speciali.
La ‘Noble Jump 23’, tenuto in Sardegna, dal 17 aprile al 12 maggio 2023 è l’ultimo addestramento congiunto che ha svolto la grande unità multinazionale.
Sotto il comando del Comando interforze alleato di Napoli, circa 2500 soldati hanno condotto diverse attività di addestramento tattico per garantire la loro prontezza a rispondere a qualsiasi minaccia.
