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Pubblicato il 24/11/2016

NOTIZIE DAL PROGETTO EL ALAMEIN

 

PARMA- La fine del 2016 segnerà -come preannunciato durante  la assemblea annuale del Siggmi, a Vicenza – la ripresa delle operazioni del Progetto El Alamein.
Vi riassumiamo gli obbiettivi principali delle azioni in corso, dopo averli appresi dal Professor Aldino Bondesan:

MISSIONE ESPLORATIVA AD EL ALAMEIN PER LA PREPARAZIONE DEL PROGRAMMA DI LAVORO 2017 
I nostri contatti sul posto ci segnalano la normalizzazione di El Alamein, dopo che era stata baricentro di movimenti di consistenti contingenti militari diretti verso il confine  con la Libia, che avevano reso l’area interdetta al turismo fuori dai resort.
Nel frattempo, sono stati portati a termine importanti interventi infrastrutturali nell’area adiacente al deserto della Folgore, che confermano l’interesse egiziano per una ripresa del turismo.  Nei piani di quel governo c’è quello di far diventare la cittadina della Battaglia la “big El Alamein”, con oltre un milione di abitanti.

Per meglio comprendere la situazione, il direttivo SIGGMI ha pensato di effettuare un viaggio esplorativo entro Natale 2016. Tra gli obbiettivi  ci sarà anche la preparazione di un importante lavoro all’interno del Sacrario di cui daremo notizia non appena raccolte tutte le autorizzazioni. Nel frattempo si farà un inventario delle riparazioni e/o sostituzioni del Parco storico. I “ricambi” sono già disponibili.

CONTATTI CON ONORCADUTI ED AMBASCIATA ITALIANA 
Il nuovo addetto scientifico e tecnologico della Ambasciata italiana al Caitro, il geologo, Dottor Claudio Margottini, famoso per avere seguito in Afganistan i lavori per il rifacimento dei “Buddha” distrutti dai talebani, contattato dal Professor Bondesan, ha riconfermato il “grande interesse” dell’Ambasciata al Progetto El Alamein.                       Margottini ha già fattivamente operato per agevolare le operazioni del SIGGMI all’interno del Sacrario.
Contemporaneamente sono ripresi i contatti con Onorcaduti, organo  responsabile della gestione dei Sacrari                                                                                                                                                 Il generale di corpo d’armata CC Aiosa aveva a suo tempo manifestato interesse per alcune iniziative del Progetto, tra queste, la proposta che il SIGGMI diventi donatore dei Tricolore da issare sul pennone della Torre del Sacrario di El Alamein.
Il progetto prevede che la Bandiera Italiana, dopo avere sventolato nel cielo di El Alamein, venga sostituita ogni mese e riportata in Italia, accompagnata da un certificato che ne attesti la provenienza, per farne dono ad enti, persone o istituzioni che condividano i valori espressi dal Progetto El Alamein. Daremo maggiori dettagli su come “partecipare”alla operazione non appena saranno definiti gli accordi con le Istituzioni.

PROFESSORE EGIZIANO DELLA FACOLTA’ DI ECONOMIA DEL TURIMO PER SEI MESI A PADOVA
Dal primo giorno di Novembre, il prof. Asaad Zaki Arafa Ali,  professore egiziano presso l’Università Sadat City del Cairo, è  in affiancamento al professor Bondesan, presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova.
Il prof. Zaki ha portato a termine il suo dottorato di ricerca sui cimiteri di guerra italiani in Nordafrica. Vista la specializzazione del collega egiziano, Bondesan lavorerà anche sulla possibilità di “istituzionalizzare” il parco storico, con l’obbiettivo di farlo diventare uno dei punti di interesse del turismo culturale, che attraeva sino al 2014 decine di migliaia di visitatori nella zona delle Battaglie ( quindicimila solo al Sacrario Italiano). Anche in questo caso, informeremo i nostri lettori di ogni futuro coinvolgimento del Progetto

 

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