Pubblicato il 28/08/2017
PADOVA- AD UN CONGEDATO IL TITOLO DI CAMPIONE DEL MONDO ( IN SQUADRA) DI DELTAPLANO
Valentino Baù, quarantanovenne nato a Monselice , odontotecnico, insieme alla squadra nazionale di volo libero in deltaplano è campione del mondo. Le gare si sono svolte all’Esplanada dos Ministèros di Brasilia. È il quinto titolo consecutivo per gli azzurri (ed il secondo per Baù).
Dice Baù: il volo in deltaplano «È paragonabile ad una regata in mare aperto, fatta a oltre duemila metri d’altezza, i percorsi misurano 100-135 chilometri e sono contrassegnati da boe aeree in corrispondenza dei punti salienti che noi dobbiamo aggirare per ritornare nel punto di partenza. Un percorso cronometrato e alla fine chi riesce a completarlo nel minore tempo è il vincitore. Nel nostro caso, essendo la squadra di sei elementi viene sommato il tempo dei migliori e questo determina la classifica».
«Il deltaplano – generalmente costruito con fibre di carbonio – è dotato di strumenti come l’altimetro e il Gps. Capita però di fare rotte più larghe rispetto al tracciato di gara, dipende molto dalle correnti ascensionali che si incontrano, e qui sta l’abilità del pilota nell’individuare quelle migliori, più convenienti. L’importante comunque è doppiare la boa e fare ritorno. Per quel che concerne la guida, il deltaplano viene pilotato con il solo spostamento del peso del pilota che con piccoli movimenti ne determina la traiettoria».
Baù appartiene alla associazione volo libero Montegrappa. “Mia madre mi racconta di aneddoti che mi vedevano protagonista mentre con un ombrello aperto, mi buttavo dal poggiolo di casa per volare sopra un mucchio di fieno e materassi. Poi ho fatto il paracadutista nella Folgore ( 187mo reggimento, ndr) e qui un amico mi ha indirizzato a questa disciplina che pratico da oltre 20 anni».
Quanto si allena e quali sono i prossimi obiettivi? «Tutti i fine settimana sono sul Monte Grappa e ogni volta che si può. I prossimi impegni agonistici in nazionale – conclude Baù – sono gli Europei 2018 in Macedonia e l’anno successivo ospiteremo i Mondiali che si terranno in Friuli sulle montagne carniche.
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