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Pubblicato il 30/08/2022

PIRATERIA MARITTIMA- MENO ATTACCHI

L’Imb (International maritime bureau preposto al controllo del traffico marittimo mondiale) ha registrato,. nel primo semestre 2022 , 55 abbordaggi, due tentativi di attacco e il dirottamento di una nave, ovvero -15% rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono state assaltate 30 portarinfuse, 18 navi cisterna, cinque portacontainer e cinque unità di altro tipo.
Numeri così bassi non si avevano dal 1994 merito delle procedure di vigilanza, scorta e sicurezza messe in atti, i cui costi sono rilevanti, sia per le compagnia marittime che per le Forze Armate dei vari paesi che pattugliano le aree più rischiose. Ai primi d’agosto una nave portacontenitori ro-ro della società genovese Ignazio Messina & C, la Jolly Cristallo, e una unità della Marina militare italiana, la fregata Virginio Fasan, nel Golfo di Aden, hanno condotto un’esercitazione congiunta antipirateria, con simulazione di un attacco e conseguente reazione della fregata italiana.

Alla pirateria con le armi si è affiancata anche quella informatica

Dice l’armatore Cesare d’Amico: ” La pirateria è calata significativamente per diversi motivi. Intanto c’è stata una reazione degli armatori, con investimenti che hanno portato a dotare le navi di una cittadella blindata (nella quale, in caso di abbordaggio, si può chiudere, al sicuro, l’intero equipaggio, e da cui è possibile condurre la navigazione, ndr). Importantissimo, inoltre, è l’addestramento degli equipaggi. E poi c’è un’azione di coordinamento delle flotte Ue e della Nato per mettere in sicurezza le zone a rischio pirateria. Le operazioni della Marina militare italiana, in particolare, sono state estremamente utili».

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