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Pubblicato il 01/09/2022

RASSEGNA STAMPA- GIOVANNI SALVUCCI- PARACADUTISTA E UOMO RECORD DI VOLO CON ALIANTE

IL RESTO DEL CARLINO DEL 1 SETTEMBRE 2022
RECANATI pag. 16
«Oltre 1.000 chilometri in volo sull’aliante»

L’impresa di Giovanni Salvucci: «Ho viaggiato senza motori, sfruttando le correnti ascensionali. Paura? Lassù non c’è tempo»
MONTEFANO di Nicolò Moricci Ha volato per oltre 9 ore, senza sosta, toccando più di cinque regioni e percorrendo oltre 1.000 chilometri nei cieli italiani. È questa la straordinaria avventura di Giovanni Salvucci (presidente del Campo volo Flyclub Montefano), uomo record del centro Italia. Nato a Petriolo, ha vissuto a lungo ad Osimo e da una dieci anni vive a Montefano, immerso nella natura. Giovanni ha volato col suo aliante lungo la catena degli Appennini. Salvucci, 9 ore (e mille chilometri) sono la Milano-Reggio Calabria… «È come percorrere l’Italia da capo a piedi». E ha volato senza motore? «Sì, sfruttando le correnti ascensionali. Ma per farlo, l’aliantista deve avere un’ottima conoscenza della meteorologia. Devono esserci le condizioni adatte per fare 1000 chilometri. E siccome l’Italia è stretta e lunga, la meteorologia cambia facilmente da una valle all’altra, da un versante all’altro, di valle in valle e di provincia in regione». Quindi, lei legge il cielo? «Beh, sì. Bisogna conoscere il cielo come il musicista conosce la musica. Ho 66 anni e ho passato la mia vita in volo, tra paracadutismo militare e civile, deltaplano, e ultraleggeri e aerei. Ma la mia passione è il volo senza motore, veleggiato». Cos’hanno detto in famiglia? «Mia moglie e i miei due figli sono abituati. E comunque io sono preparato. Tre anni fa, ho volato nel deserto della Namibia per la prima volta oltre i 1000 chilometri». Il 5 agosto batte il record del centro Italia… «Il decollo è stato alle 11 da Rieti, l’atterraggio alle 20. Non è stato un volo rettilineo, ma verso sud. Ho toccato prima Lazio, Abruzzo, la zona di Pescasseroli. Poi, Campobasso, Molise e ho sorvolato la Basilicata, seguendo la pedemontana del tavoliere delle Puglie fino a Melfi. Quindi, indietro dalla stessa strada, toccando Rivisondoli, la Maiella, il Gran Sasso, il lago di Campotosto. Via verso Amatrice, Monte Vettore, Castelluccio, Colfiorito, Monti Catria, Cucco e Nerone. E da lì a San Sepolcro, per risalire a Borgo San Lorenzo e giù ancora a sud e al nord». Quel 5 agosto andava veloce? «Velocità media finale di 114 chilometri orari». Ha mai paura? «Se hai paura non voli per tante ore consecutive. Non c’è tempo per la paura». Le emozioni, a 4mila metri? «È uno spettacolo, ma non hai tempo di emozionarti per 9 ore di fila. Devi essere razionale». Lei vola tra Ancona e Macerata. I luoghi più suggestivi? «Il Conero. La riviera dorica è bella d’inverno e d’estate».

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