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Pubblicato il 30/12/2021

RASSEGNA STAMPA- I FUNERALI DELL’INCURSORE RENATO CORSINOTTI

RESTO DEL CARLINO DEL 30.12.2021

APPENNINO pag. 24
Lama Mocogno piange il parà Renato Corsinotti

LAMA MOCOGNO(MO) Si sono svolti martedì nel suo paese, Lama Mocogno, i funerali di Renato Corsinotti, 78 anni, maresciallo maggiore luogotenente, del 9° col moschin, reparto incursori, addestratore, per alcuni anni in servizio all’Ambasciata italiana a Sofia e a Mosca come addetto alla sicurezza. Ha lasciato la moglie Paola, le figlie Stefania e Cristina, generi e nipoti. Benvoluto e stimatissimo da tutti, da pensionato ha svolto servizi di volontariato nel Frignano assieme ai suoi colleghi paracadutisti del nucleo di Pavullo con capogruppo Lorenzo Cantergiani: ai funerali picchetto d’onore. w.b.


Gazzetta di Modena
sezione: PROVINCIA data: 30/12/2021 – pag: 34

Una folla commossa con la presenza di tante autorità ha dato l’addio martedì a Lama Mocogno (di dov’era originario e dove era stato anche consigliere comunale) a Renato Corsinotti, maresciallo maggiore dei Paracadutisti Incursori spentosi lunedì a 78 anni per le complicanze di due patologie (non Covid) insorte dall’agosto scorso che in pochi mesi ne hanno debilitato il fisico, fino a quel momento ancora di grande tempra.La sua brillante carriera l’ha portato ad essere un punto di riferimento per i Paracadutisti di Pavullo, e non solo. Entrò nel corpo durante la leva: la passione lo portò a farne la sua professione, e ad arrivare al 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti Col Moschin, il nucleo d’élite degli incursori equivalente ai Navy Seal. Le grandi doti ne fecero subito un apprezzatissimo addestratore in caserma, portandolo poi a diventare l’addetto militare alla sicurezza di diverse ambasciate italiane, tra cui quelle di Mosca e Sofia. Con lui sempre la moglie Paola e le figlie Stefania e Cristiana che ne hanno ereditato la passione diventando paracadutiste civili. Con la pensione ha potuto collaborare sempre di più con l’Associazione Paracadutisti di Pavullo, tramite la quale si è impegnato in progetti rivolti anche ai più giovani, come le appassionanti “lezioni di sopravvivenza” che la scorsa estate hanno incantato i bimbi dei centri estivi al Parco Ducale, tra spiegazioni su come muoversi su un ponte di corde, accendere un fuoco e uscire dal bosco con una gamba ferita. «È stato un punto di riferimento anche per le doti umane – lo ricorda il paracadutista Claudio Bonucchi – integerrimo ma anche affabile e dolce, decisionista ma mai imperativo: ci mancherà tantissimo». Al funerale a Lama, seguito dalle onoranze Verucchi, gli onori di una trentina di paracadutisti, tra cui gli Incursori, con i labari delle associazioni, tanti commilitoni ufficiali e sottufficiali. D.M.

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