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Pubblicato il 28/10/2018

RASSEGNA STAMPA- PARACADUTISMO SPORTIVO E FREE FLY

UNIONE SARDA
Cagliari
sezione: Cronaca data: 28102018 – pag: 10

La scuola di Serdiana e il boom di uno sport da temerari: «Abbiamo allievi di ogni età»

La sfida tra le nuvole degli acrobati dell’aria

Andrea Degortes e Benedetto Roccotelli protagonisti ai mondiali disputati in Australia

«Da piccolo volevo fare il pilota di aereo ma quando a 16 anni ho scoperto il paracadutismo me ne sono innamorato perdutamente». Un amore senza tentennamenti, inossidabile. «La tempesta di emozioni che dà lanciarsi e galleggiare nell’aria godendo del panorama sotto di te non si può descrivere. Bisogna provare per capire, ogni volta è una magia irripetibile».
Campioni sardi
Andrea Degortes ha 30 anni, lavora all’aeroporto di Cagliari per l’Enav ed è un asso del paracadutismo. Un asso vero. La coppia tutta sarda formata da lui e dall’amico Benedetto Roccotelli, figlio dell’ex calciatore del Cagliari Giovanni, è arrivata seconda ai campionati nazionali di free fly e ha rappresentato l’Italia ai recenti mondiali in Australia. «Purtroppo ci siamo dovuti ritirare per un piccolo infortunio occorso a Benedetto ma insieme al nostro operatore Denis Broglia ci riproveremo il prossimo anno, anche se per raggiungere il livello professionistico dei maestri francesi servirebbe l’aiuto di qualche sponsor».
Boom in Sardegna
Punte di diamante di un movimento in forte crescita anche in Sardegna, i due acrobati dell’aria fanno parte dello staff di istruttori Aff dello Skydive di Valentino Deriu, che ha base operativa tra Serdiana e Dolianova ed è l’unica scuola di paracadutismo dell’Isola oltre che una delle più attive del Sud Italia. «Il lavoro fatto da Valentino è stato eccezionale – conferma Andrea che è anche pilota di lanci in tandem – ed è risultato decisivo per la crescita del movimento. Oggi nell’isola siamo circa 200 paracadutisti abilitati ma ci sono tantissime persone che si stanno avvicinando a questo sport che al contrario di quanto si pensa può essere praticato da chiunque abbia compiuto i 16 anni, tanto che nella nostra scuola abbiamo anche allievi over 60». Senza trascurare le potenzialità turistiche di un settore in forte espansione nel mondo. «La Sardegna ha un clima che consente di lanciarsi in ogni mese dell’anno e non a caso la nostra scuola è sempre operativa – spiega Andrea -, a novembre ospiteremo un gruppo di tedeschi mentre a fine anno organizzeremo un evento con oltre 100 paracadutisti da tutta l’Europa».
Costi e rischi
La strada per ottenere un brevetto non è lunga. Il corso base prevede una parte teorica più sette lanci e costa 1400 euro, mentre dopo 50 lanci si ottiene l’attestato Enac di paracadutista civile. A frenare molti potenziali appassionati è però la nomea di sport pericoloso, oltre alla paura ancestrale per i salti nel vuoto. «Come tutti gli sport non ordinari devi provare per capire se è una cosa che hai dentro – spiega Andrea -, c’è chi dopo il primo lancio in tandem dice “è stato bello ma non è una cosa per me” e altri che invece non vedono l’ora di saltare di nuovo. Quanto alla pericolosità il problema non è mai del paracadute in sé ma di chi lo usa. Anche se sono eventi rari e sempre frutto di errori gli incidenti possono accadere, però se muore un motociclista, il che succede molto più di frequente, a nessuno viene in mente di puntare l’indice contro tutti gli appassionati di moto». Anche a lui è capitato di sbagliare. «Mi sono rotto una gamba ma pensavo soltanto a quando avrei potuto saltare di nuovo, perché poter ammirare la Sardegna dall’alto è un privilegio a cui non si può rinunciare: ho più di mille lanci alle spalle in ogni parte del mondo ma i panorami che offre la nostra isola, anche da lassù, non li batte nessuno».
Massimo Ledda

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