CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 15/04/2015

SPARI CONTRO GUARDIA COSTIERA ITALIANA PER PRENDERSI UN BARCONE DOPO IL TRAVASO DI PROFUGHI : SMD DICE CHE L’AREA ADESSO E’ SICURA

I FATTI DI IERI: RESTITUIAMO LA BARCA AI TAGLIAGOLE SENZA RISPONDERE AL FUOCO . SARA’ UTILIZZATA PER ALTRI VIAGGI NAVETTA VERSO LE NOSTRE NAVI CHE LI ATTENDONO AL LIMITARE DELLE ACQUE LIBICHE

«Durante l’operazione di trasbordo dei migranti, si avvicinava un battello veloce con bandiera libica lungo circa sei metri con a bordo quattro uomini che indossavano una cerata gialla. Sparavano colpi di fucile in aria e i migranti si sono tuffati intimoriti, ma sono stati prontamente recuperati. Due uomini saltavano sul barcone, se ne impossessavano e andavano via». Alle 15.55 si alza in volo un elicottero della Marina militare che insegue il natante. La prima versione fornita al ministero della Difesa nega che ci sia stata una sparatoria e accredita la possibilità che il battello sia in realtà un mezzo della Guardia costiera libica e così, poiché la Convenzione di Ginevra assegna lo status diplomatico ai mezzi navali governativi, si decide di non effettuare alcun intervento per cercare di fermare il battello. L’intervento del Tyr A smentire questa circostanza è però il report ufficiale del Tyr, il pattugliatore finlandese che partecipa all’operazione Triton e al momento dell’attacco si trova a meno di un miglio da Asso 21 dopo aver soccorso 342 naufraghi. Il comandante spiega di aver lanciato l’allerta alla Guardia costiera «subito dopo aver sentito gli spari» e descrive nel dettaglio quanto accaduto. La relazione viene trasmessa ieri mattina alla magistratura e a tutti i comandi interessati alle operazioni di pattugliamento e di salvataggio nel Mediterraneo. La definitiva smentita che il battello fosse delle autorità libiche arriva nel pomeriggio quando i vertici di Frontex diramano una nota ufficiale per confermare che «sono stati i trafficanti di uomini a sparare vari colpi di arma da fuoco per recuperare una barca di legno, durante un’operazione di salvataggio di migranti a 60 miglia dalla Libia».

COMUNICATO DELLO STATO MAGGIORE DIFESA
In merito agli articoli apparsi sulle edizioni online di alcune testate giornalistiche di oggi 14 aprile, si precisa che Nave Bergamini, inserita nel dispositivo di sicurezza e sorveglianza dell’operazione “Mare Sicuro” nel Mediterraneo Centrale, è intervenuta a seguito di una segnalazione del rimorchiatore ASSO 21, impegnato nelle operazioni di soccorso a favore di un barcone di migranti.
Il Bergamini, appena informato dell’evento, si è immediatamente diretto verso l’area e individuava via radar il natante, ne monitorava e seguiva i movimenti anche con un elicottero ripristinando la necessaria cornice di sicurezza.

L’Unità della Marina Militare italiana ha così proseguito nell’attività di pattugliamento in corso non riscontrando le condizioni per dare seguito ad ulteriori azioni, mentre la il barchino veloce entrava nelle vicine acque territoriali libiche.

Leggi anche