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Pubblicato il 28/11/2019

ROMA- TRASLATA NEL QUADRANTE DELLE MEDAGLIE AL VERANO LA SALMA DEL CAPITANO INCURSORE ALESSANDRO ROMANI


di Anna Maria Cicchetti

17 settembre 2010 – 28 novembre 2019: dopo nove lunghi anni, le spoglie di Alessandro Romani, il capitano, incursore, paracadutista effettivo al 9° Reggimento d’Assalto paracadutisti “Col Moschin”, Medaglia d’Oro al Valor dell’Esercito riposano nel “Quadrante delle Medaglie” del Cimitero del Verano, a Roma.

Il cielo di Roma è colmo di nuvoloni, pronti a scatenare l’ira dei giorni scorsi,nonostante questo , appena la bara avvolta dal Tricolore viene adagiata ai piedi del marmoreo monumento dedicato ai Principi Gonzaga, da dietro l’ala della grande aquila in bronzo, si affaccia un tenero raggio di sole, come accadde il 19 settembre del 2010 all’uscita della Basilicata della Madonna degli Angeli, luogo di culto per onorare i caduti in terre lontane.
La preghiera degli Incursori, le note del Silenzio intonate dal Trombettiere e il fruscio delle uniformi del picchetto d’onore del 9° Reggimento comandato sugli Attenti, ha reso la particolare giornata, dal contenuto triste e malinconico, un momento laddove l’emozione che riscalda i cuori ha preso il sopravvento.
Chi crede nel Dovere, nel Valore e nel Sacrificio per gli altri vince su tutto, anche contro l’inerzia e l’indifferenza e così la famiglia Romani ha vinto insieme ad Alessandro la sua ultima battaglia.

“ Ora siamo in pace perché Alessandro riposerà in un luogo che gli rende merito – sono le parole che un amico di gioventù di Alessandro, recita, leggendo il messaggio che i genitori, Carlo ed Elsa, lasciano per i tanti convenuti – grazie anche allo Stato Maggiore dell’Esercito, il quadrante militare dedicato alle Medaglie d’Oro, sotto lo sguardo di un’aquila che simboleggia anche la sua amata Lazio”.
“Per noi genitori venirlo a trovare – continua il lettore – in un posto luminoso e vicino ad altri militari che hanno sacrificato la loro vita per un ideale, lenisce il dolore incolmabile di non poterlo più vivere”.

Riposa in Pace, Alessandro.


Riposa insieme alla sua famiglia di Paracadutisti celesti: alla tua destra, il Generale Goffredo Tonini (1898-1970) M.O.V.M a Marsa-Braga il 12 luglio del 1923 ti saluta onorando la bontà d’animo che hai dimostrato nella scelta di far carriera nell’Esercito a disposizione di chi ne ha avuto bisogno.
L’animo gentile di un uomo in arme muore nel corpo, mai nei cuori di coloro a cui ha lasciato un’emozione.

Presenti alla cerimonia il Comandante del Comando Militare della Capitale, il Generale C.A. Biancafarina, il colonnello Yuri Grossi, comandante del 9° Reggimento “Col Moschin”, i Labari dell’Anpd’I sezioni di Guidonia, Tivoli, V. Aniene, che si fregia dell’intitolazione del capitano Romani, di Roma e di Colline romane, nonché il Labaro dell’Associazione “Nembo” e dell’ANIE.
La famiglia Romani, per l’avvenuto spostamento, esprime i ringraziamenti: ai consiglieri De Priamo, Diaco e Ghera, i quali con impegno e serietà, hanno dimostrato che, pur non militanti nello stesso partito, l’ unione fa la forza da veri Militari; la signora Patrizia Arena che ha supportato la famiglia nel labirinto della burocrazia, il tenente colonnello Cesare Finocchi, i soci dell’Anpd’I della Sezione di Guidonia, Tivoli perché mantengono vivo il suo ricordo, i compagni del corso incursori 4° 80/B, i colleghi del 9° Reggimento “Col Moschin”, gli ex allievi del 1° corso Marescialli, l’onorevole Giorgia Meloni, la giornalista Claudia Svampa e tutti gli amici: Donata, Giovanni, Elena, Giovanni, Piergiorgio, Simona e Gigi perché ognuno di loro ha donato affetto e stima.
Cimitero del Verano, Quadrante delle Medaglie: capitano Alessandro Romani, PRESENTE!

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