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Pubblicato il 25/01/2017

USA- LA NUOVA POLITICA DELLA DIFESA E DEGLI ARMAMENTI

Sconfiggere l’Isis, potenziare la difesa degli Stati Uniti e sposare la via della diplomazia: così sono stati esposti tre principali obiettivi della politica estera con la nuova presidenza USA.

Sul sito della Casa Bianca è stato pubblicata la versione aggiornata di “American first foreign policy”. Il documento spiega i nuovi perimetri della politica estera della nuova amministrazione:

AMERICA FIRST POLICY: LA PACE ATTRAVERSO LA FORZA

“L’amministrazione Trump si impegna in una politica estera focalizzata sugli interessi dell’America e sulla sicurezza nazionale americana”
“La pace attraverso la forza […] questo principio renderà possibile un mondo stabile e più pacifico, con meno conflitti e un terreno comune più vasto”, prosegue l’American first foreign policy.

LA LOTTA AL TERRORISMO ISLAMICO
Scrivendo e pronuunciando per la prima volta la parola “terrorismo” con l’aggettivo islamico, Trum spiega:
“Sconfiggere l’Isis e gli altri gruppi terroristici islamici radicali sarà la nostra priorità assoluta”. Innanzitutto l’amministrazione Trump prevede di condurre la sua guerra al terrorismo ricorrendo a operazioni militari congiunte aggressive, se necessario. Solo in seconda battuta si menziona la cooperazione internazionale per “tagliare le reti di finanziamento ai gruppi terroristici, espandere la condivisione delle informazioni di intelligence e impegnarsi in una guerra cyber per impedire i fenomeni di propaganda e reclutamento”. Non si specifica, tuttavia, in che modo sarà declinata tale cooperazione.

POTENZIARE LA DIFESA AMERICANA- NESSUNO DEVE SUPERARCI

America first foreign policy prevede un consistente potenziamento delle forze armate americane.
“La nostra marina ha ridotto le sue unità navali da più di 500 nel 1991 a 275 nel 2016. La nostra aviazione è all’incirca più piccola di un terzo che nel 1991”, si legge nel documento.
In un’epoca in cui, almeno sulla carta, si dichiarare la necessità di rallentare la corsa agli armamenti e procedere verso una sempre maggiore smilitarizzazione, si pensi al settore nucleare, l’America first foreing policy dichiara apertamente: “Il presidente Trump sa che la nostra supremazia militare non può essere messa in discussione”.
“Making our army strong again” , un capitolo all’interno del piano politico- dice : “Non possiamo permettere alle altre nazioni di sorpassare le nostre capacità militari”, recita il testo. Trump afferma di voler “sviluppare un sistema di difesa in caso di attacchi missilistici da parte di stati come l’Iran e la Corea del Nord”.
RISPETTO PER I VETERANI
Ci sarà una revisione dei servizi messi a disposizione dei veterani. “Non dimentichiamoci che le nostre forze armate comprendono figure eroiche. Dobbiamo assicurare loro le migliori cure mediche e l’adeguato supporto per i nostri militari e le loro famiglie, sia che siano ancora in servizio sia che abbiano fatto ritorno alla vita da civili”, si legge nel documento.

USARE PER PRIMA LA DIPLOMAZIA : L’AMERICA NON CERCA NEMICI
Infine, l’amministrazione Trump dichiara che sposerà la via della democrazia. “Il mondo sa che noi non andiamo in cerca di nemici, che noi siamo sempre lieti quando vecchi nemici diventano nostri amici e quando vecchi amici diventano nostri alleati”, prosegue il documento, quasi stesse tentando di convincere qualcuno. E poi, sempre in ottemperanza al principio per cui la pace di raggiunge con la forza, “il mondo sarà un posto più sicuro e prospero con un’America più forte e autorevole”.

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