Pubblicato il 16/10/2017
VENEZIA: TROVATO UNO SPITFIRE PRECIPITATO DURANTE LA 2A GUERRA MONDIALE
CAVARZERE.Uno Spitfire precipitato nei primi mesi del 1945 nelle campagne di Boscochiaro, è stato ritrovato da un professionale gruppo si appassionati di ricerche storiche di relitti aerei, denominato Raf, Romagna Air Finders.
Sono state rinvenute anche ossa sparse, presumibilmente del pilota, che sono state riposte in una cassetta d’alluminio, in attesa di poter individuare i parenti
Studiando materiali militari d’archivio, fonti storiche e testimonianze dirette (in questo caso un cavarzerano che aveva dieci anni all’epoca dei fatti) e conducendo indagini in loco con il metal detector, i cercatori d’aerei avevano individuato il luogo in cui si trovava il relitto e avevano preso accordi con l’amministrazione e i proprietari del terreno.
Già due anni fa, a ottobre 2015, a Ca’ Briani, la stessa Raf aveva trovato i resti di un Messerschmit 109 dell’aviazione tedesca e li aveva recuperati. In quell’occasione non c’era il corpo del pilota che, infatti, secondo alcune testimonianze d’epoca, si era lanciato con il paracadute.
I reperti del velivolo tedesco si trovano ora nel museo dell’associazione, a Fusignano. I pezzi dello Spitfire, recuperati avranno la stessa sede. I volontari della Raf avevano con loro anche il medico legale, mandato dalla Procura, e un servizio di sicurezza con alpini romagnoli. I resti del pilota sono stati tra le prime cose a emergere dal terreno e sono stati posti rispettosamente in una tenda, al riparo da sguardi troppo curiosi.
GLI SPLENDIDI ( INCREDIBILI) E COMMOVENTI RISULTATI DELLA ROMAGNA AIR FINDER
«Finora abbiamo recuperato i corpi di 14 caduti», ha detto il presidente della Raf, Leo Venieri, «italiani, tedeschi, francesi, neozelandesi, sudafricani, inglesi. Le salme sono state deposte nei vari cimiteri di guerra e, quando è stato possibile, abbiamo sempre avvertito i parenti, consegnando anche un piccolo oggetto recuperato a ricordo dei loro cari». L’identificazione del pilota potrà avvenire con il numero di matricola dell’aereo ritrovato attraverso il consolato inglese.
