Pubblicato il 13/08/2017
12 AGOSTO 1992 – MORIVA IL GIGANTE PAOLO CACCIA DOMINIONI
di Francesco Crippa
Comandante,
sono già passati 25 anni da quando lei ha lasciato questo mondo, tante cose sono cambiate in un così relativamente breve lasso di tempo e Lei ci manca.
Ci mancano gli uomini come lei, ci mancano i soldati come lei.
L’ eredità che uomini come lei ci hanno lasciato è pesantissima da portare e nonostante i nostri sforzi la strada è sempre più in salita e irta di ostacoli, ma potrebbe essere diversamente? E soprattutto vorremmo noi fosse diversamente ?
No.
Quello che lei ha costruito nella sua lunga vita lo ha fatto con la dedizione, la costanza, la passione e il sacrificio.
Sacrificio, parola difficile da pronunciare e prima ancora da capire, parola il cui significato è quasi sconosciuto alle nuove generazioni e quando riconosciuto viene, se possibile, evitato.
Lei Colonnello ha scritto pagine indelebili nella storia della nostra Patria e per noi Paracadutisti rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile.
Quello che ha fatto per i nostri Caduti è un punto di partenza ma ancor più un obbiettivo da raggiungere per noi e per le future generazioni di paracadutisti e soldati.
Il riuscire nella vita a portare avanti, con l’ impegno e la coerenza che ha contraddistinto la sua esistenza, i valori che uomini come lei ci hanno insegnato è l’impegno che ci siamo presi quando abbiamo deciso di diventare soldati e paracadutisti.
Consci delle difficoltà che ci aspettano rinnoviamo, nel suo ricordo e in quello dei tanti nostri Caduti,
la nostra volontà di proseguire il cammino della coerenza e dell’orgoglio di essere soldati e italiani.
Quella coerenza e quell’orgoglio che lei dimostrò nella famosa lettera che scrisse al Gen. Montgomery e nella quale dimostrò, ancora una volta, che il valore e il sacrificio non possono essere negati o oltraggiati.
Lettera che rappresenta per noi un “manifesto” all’ italianità e dovrebbe essere divulgato nelle scuole e nelle caserme.
Le giunga dunque Sig. Colonnello, “in quell’ angolo di cielo” che l’ ha accolta, il nostro riverente saluto, la nostra eterna riconoscenza e ogni tanto ci guardi e ci illumini affinché si possa noi continuare questo cammino.
FOLGORE !