OPINIONI

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Pubblicato il 11/04/2017

I LEONI DI EL ALAMEIN, I PARACADUTISTI MODERNI E L’ORCHESTRA DEL TITANIC

I LEONI DI EL ALAMEIN I PARACADUTISTI MODERNI E L’ORCHESTRA DEL TITANIC

Il Dente Avvelenato

Tutti sappiamo quanto fu nobile e coraggioso l’atteggiamento dei nostri Leoni, ad El Alamein o nella battaglia per la difesa di Roma. Ognuno di loro aveva capito che sarebbe stato ucciso, ma erano ugualmente audaci, aggressivi, lucidi , perfino allegri talvolta.
Una energia che i superstiti portarono con sé in patria e continuarono ad usare nella vita di tutti i giorni. Ognuno di loro fu un esempio di resilienza.
Nessun passo indietro al fronte, comandanti carismatici e coraggiosi. Ogni Leone sapeva che un suo errore o tentennamento avrebbe fatto morire il loro compagno di buca: onore e valori che non erano solo militari; c’era molto di più nel loro codice genetico di Soldati cresciuti con una precisa educazione al lavoro, agli studi, alla resistenza fisica e al rispetto dei simboli Patrii.
Ogni gesto, ogni parola, ogni casacca, ogni elmetto, ogni pugnale, ogni comandante, ogni frase, aveva un significato preciso.
Oggi no.
Abbiamo perso di vista i significati di ciò che facciamo. Non abbiamo più dentro di noi il faro , la sorgente di energia, la determinazione e la resilienza che ci hanno insegnato i nostri Leoni e nemmeno ci interessa rispolverarli.
Senza quegli ingredienti, ogni crisi, ogni discussione, ogni invasione di nemici, ogni caduta, ogni evento , ci fa solo ciacolare a vuoto sui vomitatoi sociali, inventati per disinnescare la massa e, assai di più, quella più reattiva come i paracadutisti.
Non siamo più portatori sani del “germe” dei combattenti di El Alamein e della Battaglia di Roma: spirito di Corpo, aggressività, determinazione e DISCIPLINA.
Gesti, parole, incontri, uniformi di oggi non significano più ciò che sono davvero.
Gli urli “FOLGORE!” si fanno in osteria.
Per non parlare delle attività lanicistiche vincolate, dove nessuno rispolvera arditismo e poesia del gesto o dà agli allievi qualche nozione di RISPETTO.-
Non siamo più come “Loro” e nemmeno vogliamo esserlo.
Troppa fatica.
Meglio adeguarsi.
In moltissimi è scomparsa la cura di sé, pochi fanno e sembra non ci siano più i leader che danno ordini che vengono eseguiti per carisma.

Chiudo con il segno del nostro tempo, ovvero i “raduni”, che sono arrivati quasi alla consistenza di un plotone.
Ognuno vuole il suo, in posti e date diverse, facendoci perdere la possibilità, almeno una volta, di sentirci per un giorno parte di un “quadrato fermissimo”, anche se in sovrappeso.
I baschi amaranto detengono il maggior numero di gruppi virtuali di specialità: 93, contro le 89 milizie libiche. Impossibile tornare indietro: in alcuni casi, i califfati sono addirittura ostili fra loro .
Cantiamo e ascoltiamo musiche guerriere di cui abbiamo perso il significato, per distrarci tra il caffè ed il limoncello.
Nemmeno fossimo sul Titanic, in attesa -consapevole- dell’affondmento.
O –forse- ci siamo davvero?

titanic

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