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Pubblicato il 14/01/2016

DA ORBETELLO A LIVORNO SONO MOLTI I MILITARI MORTI PER URANIO IMPOVERITO

Il Tirreno ed. GROSSETO
sezione: ATTUALITA data: 14/1/2016 – pag: 02
Da Orbetello a Livorno quanti lutti

Meno di un anno fa, la Corte dei Conti della Toscana ha riconosciuto a Fosca Barlozzi il diritto alla pensione come “vedova di guerra”. Non una vedova qualunque. Una vedova di guerra da uranio impoverito. Suo marito, il parà di Orbetello Giovan Battista Marica, si è ammalato, giovanissimo, di ritorno dalla missione in Somalia dove era stato mandato militare di leva. Dal 1993 al 2009 combatte con un linfoma Non Hodgkin (un tumore del sangue) che lo sconfigge mentre è in attesa di un trapianto di fegato. Nel frattempo una sentenza storica gli aveva riconosciuto – prima in Italia – un risarcimento (quando ancora era in vita) di oltre mezzo milione di euro. Poi, dieci anni dopo, la pensione a Fosca, rimasta vedova a 32 anni. In Toscana sono tanti i casi e le cause da uranio impoverito, oltre a quella del parà Pasquale Cinelli, appena deliberata dal tribunale di Firenze. Nel 2012, ad esempio, a Vinci, in provincia di Firenze, a 34 anni Antonio Romanucci, ex militare di stanza in Bosnia nel 1999, ottiene un risarcimento per essersi ammalato di linfoma Non Hodgkin, mentre a Livorno, per un caporal maggiore del Col Moschin, il Tar del Lazio di esprime come mai aveva fatto prima: spetta al ministero della Difesa e non al militare l’onere della prova, dimostrare, insomma, il nesso di causalità fra tumore e contatto con l’uranio impoverito.

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