CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 03/02/2015

SARA’ LA DIFESA UNO DEI PRIMI ARGOMENTI DA TRATTARE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Sarà il Libro Bianco messo a punto a fine 2014 dal ministero della Difesa uno dei primi testi all’esame di Sergio Mattarella non appena convocherà al Quirinale il Consiglio supremo.

DIFESA: UNA PRIORITA’ CHE IL NEO PRESIDENTE BEN CONOSCE
Sul tavolo del nuovo presidente della Repubblica, nella sua qualità di capo supremo delle forze armate, ci sono alcuni fascicoli “caldi”: le crisi mediorientali e l’impegno dei nostri militari all’estero; la soluzione per Massimiliano Latorre e dell’Isis.

Il Libro bianco della difesa contiene la riconfigurazione dell’assetto militare.

Il presidente Mattarella è stato vicepresidente del Consiglio (governo D’Alema I) con delega ai servizi segreti, oltre che Mnistero della Difesa con i governi D’Alema II e Amato II , tra la fine del 1999 e metà 2001.

In quegli anni, la sua bozza di riforma datata 1999 ipotizzava per l’allora Sismi (il servizio militare) e Sisde (quello civile) proprio le denominazioni – Aise, agenzia informazioni e sicurezza esterna; Aisi, agenzia informazioni e sicurezza interna – poi introdotte dalla legge n. 124/2007 tuttora in vigore.

Imminente anche la nomina del nuovo consigliere militare: lascia il generale Rolando Mosca Moschini, classe 1939, nominato il 7 novembre 2006 da Giorgio Napolitano, che ha influito non poco sulle scelte strategiche di questi anni. Moschini era capo di stato maggiore della Difesa con Mattarella. Si pensa che potrebbe sostituirlo l’ammiraglio Di Paola, tutt’ora in “ausiliaria”.

Quando era ministro, si fece promotore dell’abolizione della leva e del riconoscimento all’Arma dei carabinieri come forza armata. Altro capitolo di cui si è occupato è la dismissione del patrimonio militare .
Mattarella ritroverà al Consiglio supremo Marco Minniti, oggi con delega all’intelligence e allora anche lui sottosegretario alla Difesa. Le fonti di palazzo dicono che firmerà subito un decreto legge in materia di difesa e sicurezza. L’ipotesi probabile è che il provvedimento abbia l’ok già al prossimo Consiglio dei ministri. Il testo – messo a punto dai ministri Angelino Alfano (Interno), Roberta Pinotti (Difesa) e Andrea Orlando (Giustizia) – prevede anche il rifinanziamento delle missioni all’estero, già scaduto il 31 dicembre, così come l’istituzione della procura nazionale antiterrorismo e le garanzie funzionali – legittimità a violare le norme – per gli agenti segreti,. Sempre lo stesso decreto prevede il ripristino di «Strade sicure», il pattugliamento dei militari ai fini di pubblica sicurezza. Il contingente che sarà impiegato oscilla tra i 5mila e i 4.250 uomini.

Leggi anche