OPINIONI

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Pubblicato il 26/12/2015

60 MILIONI DI PERSONE EMIGRANO VERSO OCCIDENTE. SI AVVICINA LO SCONTRO TRA ETNIE

Il fenomeno immigrazione ha assunto proporzioni spaventose. Ce lo rivelano gli studi per valutare l’impatto che questa invasione creerà negli scenari dei Paesi ospitanti.

Il Dente Avvelenato

NUMERI SPAVENTOSI E DESTABILIZZANTI
Nel Mondo esistono circa 59,5 milioni di migranti, ovvero quasi l’ intera popolazione italiana. 8 milioni sono stati raccolti soltanto nel 2014, con un incremento del 76%: una cifra spaventosa, destinata ad aumentare. Se facciamo un parallelo con la seconda Guerra mondiale, siamo di poco al di sotto di quell’esodo! Il fenomeno è , quindi, del tutto simile. Ogni giorno circa 42.500 persone sono costrette a lasciare la propria casa, sia in modo autonomo che in modo coercitivo.
Le cause principali sono in parte i conflitti in corso: 33 quelli attivi a fine 2014 e altre 13 situazioni di crisi che preannunciano uno stato di semiguerra. I Paesi che maggiormente soffrono di questo espatrio sono la Siria, con 3,9 milioni di profughi, seguita da Afghanistan (2,6 milioni) e Somalia (1,1 milioni).

MOLTI SONO ATTRATTI DAL CONSUIMISMO OCCIDENTALE E LASCIANO FAMIGLIA E PARENTI IN POVERTA’ SENZA LAVORARE
Sono moltissimi, il 40%, i clandestini che cercano in occidente sogni di consumismo e la libertà di delinquere e di nullafacenza che in patria non avrebbero. Scappano da codardi abbandonando famiglie e parenti in balia degli eventi, rinunciando ad aiutare anche la propria nazione o -peggio- contribuendo alla sua distruzione, lasciando il territorio nelle mani di delinquenti peggiori di loro.
Rimpatrii quasi impossibili
Nel 2011 solo 531.900 espatriati erano riusciti a tornare, nel 2012 525.900, nel 2013 414.600…. nel 2014 soltanto 126.800 per la maggior parte dei casi in modo coercitivo da parte della Nazione ospitante. Il nuovo effetto, quindi è visibile: chi espatria non pensa e non vuole più ritornare nella propria patria, con grave appesantimento da parte di nazioni che devono destinare fette sempre più sostanziose del proprio PIL per sostenere i costi di gestione che ne derivano.
SCONTRO GIA’ IN ATTO
La profonda crisi economica, associata alla pressione demografica di persone talvolta portatrici di religioni ed usanze aggressive, musulmani in testa, alimentano situazioni che diventeranno presto molto cruente. Lo dimostrano le proteste anche violente da parte di clandestini verso le istituzioni europee che li accolgono, per ottenere soldi, autonomia e sussidi. Il mescolamento delle etnie è anche la principale causa di problemi gravi di convivenza tra gli stessi immigrati: tribù, clan, bande ,scappate dai loro paesi dove i componenti sarebbero stati giustiziati o incarcerati, trapiantano ben presto i loro usi violenti nelle città europee cercandop di comntrollare il territorio e i traffici, Italia in testa, complice una legislazione non protettiva degli interessi dei cittadini “paganti”.

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