OPINIONI

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Pubblicato il 14/02/2022

COSA VUOLE LA RUSSIA DALLA NATO? COSA VUOLE LA NATO DALLA RUSSIA? UNA SECONDA SARAJEVO ?

Le aree contrassegnate in blu indicano la Nato in Europa; il blu chiaro quelle in fase di adesione ( Bosnia), il verde quelle che hanno espresso volontà di aderire, ovvero l’Ucraina e la Georgia.Le aree roisse indicano quelle che non hanno aderito e non hanno in corso alcuna procedura di adesione:Russia, Finlandia, Svezia, Irlanda, Svizzera, Austria, Bielorussia, Armenia e Serbia.



COSA VUOLE LA RUSSIA DALLA NATO? COSA VUOLE LA NATO DALLA RUSSIA? UNA SECONDA SARAJEVO ?

Carta canta: la NATO ha una estensione territoriale significativa, che sembrerebbe in grado di reggere, in tempi di pace, ad eventuali mire espansioniste russe, con o senza Ucraina. Incuneare una presenza Nato in questo paese significherebbe oltrepassare una “linea” non tracciata di equivalenza-distanza geopolitica vissuta come una provocazione ; un fatto che irrita , per usare un eufemismo, Putin. Un pò come il vicino che non vuole che gli pianti un acero sul confine. Ha un senso. Non credo che potrà mai accadere quello che è avvenuto in modo “indolore” quando ci fu il passaggio a Ovest della Germania ex DDR.


Gli americani sembrano essere a caccia di un nemico e ogni volta se lo scelgono cattivo: prima la Cina e ora la Russia di Putin. Mica pizza e fichi. Combinazione :lo “zar” e l’ “imperatore” cinese hanno fortemente rafforzato i rapporti personali ed economici, mostrandolo platealmente perfino alle olimpiadi invernali, assenti gli americani. La intelligence USA giura che ci sarà la invasione russa e ha pure dichiarato che avverrà mercoledì 16 Febbraio, dopo pranzo. Un pò come il flacone di antrace mostrato dal generale Powell prima di iniziare la invasione dell’Iraq.


“La Russia ha troppi interessi nelle forniture di gas verso l’Europa , per rischiare una invasione” e poi: “però il rischio di una invasione rimane”.
Così dicono gli ex virologi, i paolimieli, le annunziate: tutto e il contrario di tutto, per non sbagliare.
Il terzo “comodo” è la Cina, con un Xi Jinping molto intelligente e lungimirante, irritato da Biden e corteggiato da Putin. Se un paese che è una idrovora di energia stringerà accordi di fornitura con Putin, allora dovremo preoccuparci, perchè le quote gas verso l’Europa sono una frazione di quelle che potrebbero assorbire i cinesi.

I toni sono altissimi: tutti parlano apertamente di guerra, schierando migliaia di uomini faccia a faccia, pur sapendo (sperando) che non ci sarà, fino a quando un artigliere russo non sparerà per errore verso un blindato o un aereo americano, o viceversa. Se i due comandanti manterranno la calma, ce la caveremo con un paio di giorni di botta e risposta.
Oppure potrebbe accadere come dopo la uccisione a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia: una guerra mondiale vera.

Spero che il futurista Marinetti non avesse ragione quando scriveva che “la guerra è la sola igiene del mondo”. Da oltre settant’anni non ce n’è una in Europa, e questo mi ricorda i terremoti: la molla geologica si carica lentamente e poi scatta senza preavviso.

Walter Amatobene

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