OPINIONI

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Pubblicato il 10/08/2015

IL MILITARE A PUNTI

di Vincenzo Di Guida

Un tempo c’era la leva.
Chi intendeva intraprendere “il mestiere delle armi”, eccezion fatta per gli Ufficiali d’Accademia”, doveva passare per tale periodo di coscrizione.
Sospesa la leva obbligatoria si sono introdotti i così detti volontari in ferma breve e in ferma prefissata abolita; si noti come siamo normativamente “creativi”, per non dire ipocriti, noi italiani: la leva non è stata abolita, poiché la Costituzione non lo consente, solo sospesa.

Costoro accedono al servizio tramite concorso con la logica conseguenza che ciò che era un diritto e dovere di tutti ora, complice la notevole crisi lavorativa, è diventato un privilegio solo per alcuni.

Privilegio da accaparrarsi in qualunque modo, anche conseguendo patenti, qualifiche e brevetti che assicurano punteggi supplementari rispetto al solo voto di diploma e agli esiti delle prove concorsuali.
La conseguenza è che, talvolta, arrivano mail come la seguente:

“Buongiorno vorrei chiedere un informazione.
mi servirebbe in pochissimo tempo il brevetto di paracadutismo ma
solo per punteggio nell’esercito visto che ho a breve il concorso.
Non per altro, visto che provo da tanto tempo ad entrare, volevo chiedervi se è obbligatorio fare tutto l’iter o riuscite ad aiutarmi.
Saluti.”

Si tratta di un giovane che non avendo mai fatto il militare, non ha proprio idea di quale deve essere l’atteggiamento corretto per questo mestiere.

Lo capiamo umanamente ma non possiamo appoggiare richieste del genere che, proprio per come sono poste, tradiscono immaturità verso un mestiere che, viceversa, è molto impegnativo a fronte di pochi guadagni.

Rispondiamo che siamo prima di tutto un’Associazione d’Arma e non un brevettificio; che per conseguire il nostro brevetto di abilitazione al lancio non esistono scorciatoie e che i tre lanci si dovranno proprio fare.

Invitiamo la persona a raggiungerci (ci rifiutiamo di mercificare tutto il discorso riducendolo al solo costo e al tempo necessario per ottenere il pezzo di carta) e restiamo in attesa.

Alcuni vengono e, talvolta, si meravigliano che coi soldi non possono comprare proprio tutto.

Altri non vengono proprio.

E noi, che queste cose le facciamo per passione, ogni volta ci meravigliamo.

Poi ogni tanto, fortunatamente, qualcuno di quello che è partito col piede sbagliato, capisce e, addirittura, fa domanda per la Brigata.

E, allora, il nostro cuore si riempie di orgoglio di aver centrato la nostra missione.

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