OPINIONI

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Pubblicato il 14/06/2016

VIA L’INNO NAZIONALE DALLE PARTITE DI CALCIO

il Dente Avvelenato

«Gli italiani perdono una guerra come una partita di calcio, e una partita di calcio come una guerra», diceva Churchill. Non era un complimento.
Non ho visto la partita contro il Belgio. Mentre scrivo non so ancora cosa ha fatto l’ itaglia con la ggì, quella del calcio meticcio e non me ne frega una cippa.

Basta col calcio, basta con i teppisti che si scontrano e devastano le città. Basta con i bimbo minchia super pagati e analfabeti che diventano idoli viziati e diseducativi. Basta con la identificazione del nostro paese con loro. Io non solo loro. Loro non sono me.

Mettere in bocca l’inno nazionale a 11 stronzi super pagati, molti dei quali drogati oppure giocatori d’azzardo oppure venduti all’avversario, è un insulto ai Caduti ed un modo per innalzare il “livello” di un incontro che non è più sportivo.
Lavatevi la bocca con la varecchina, prima di cantarlo!

In più, si espone il nostro inno all’insulto. E’ sempre più frequente l’uso incivile di fischiare quando vengono suonati, come massimo segno di disprezzo dell’avversario o di protesta.
Come hanno fatto i clandestini neri a CasalVolturno. Non c’è più niente di sportivo negli stadi. Niente.

Aggiungo, e mi fermo subito: basterebbe dare una occhiata a quale fauna popola certi spalti.
L’itaggggglia di Militello ,di striscia la notizia. Questi siamo diventati?Pagliacci sdentati, analfabeti, falliti e violenti?

Mi rifiuto di pensarlo. Sono sicuro che ci vorrebbero (molte) manganellate, sberle, arresti, calcinculo, schiaffi a cinque dita a padri e figli ed una chiusura definitiva del calcio com’è ora. La domenica solo partite amichevoli di quartiere. I mostri/stadi devono essere utilizzati come centri per clandestini, quando non demoliti. Lì si che ci sarebbe spazio.
Che si fottano i calciatori con le loro moine in campo, con i finti falli, con le interviste sgrammaticate degli allenatori, con le creste sulla testa, i tatuaggi, i segni della croce , scaramantici. Andate affanculo, voi che avete abbassato il livello culturale e di civiltà dell’Italia intera con la vostra avidità , con i contratti milionari; un lavoratore ci metterebbe 400 anni a guadagnare quello che voi vi mettere in tasca in un solo anno, stronzi! Avete corrotto ed inquinato la società e lo sport fino ai campetti di promozione, dove genitori e calciatori se le danno di santa ragione. Anche lì avete esportato un giro di soldi.

Buffon (nomen omen:_ il nome è un presagio) mesi fa appariva in uno spot pubblicitario di un casinò , insieme al mostro viziato del figlio, mentre giocava online al PC ed il bimbettominchia, che lo guardava. Ridevano divertiti. Questo sarebbe il capitano della nostra nazionale? Lo sportivo? L’atleta che dovrebbe rappresentare i nostri “colori”?

E che dire dei giocatori non italiani, della mano sul cuore delle squadre, manco fossero americani, mentre cantano , anzi balbettano frasi sconnesse in playback?

In cambio della abolizione dell’inno d’ itaggggglia prima delle partite, propongo che le stesse note si cantino ogni mattina all’inizio delle lezioni scolastiche di ogni ordine e grado. Così, forse, si potrebbe ridare dignità ad una cerimonia che in qualche caso assomiglia ad un teatrino ridicolo.

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