OPINIONI

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Pubblicato il 11/12/2009

LA PRIMA GIORNATA ADDESTRATIVA ANPDI DOPO 5 ANNI DI PAUSA

di Walter Amatobene

PARMA- Dividerò questo articolo in due parti: quella “buona” e quella “cattiva”.

Introduco la parte positiva dedicandola alla Presidenza Nazionale ANPDI, alla Brigata Folgore e alla catena gerarchica rappresentata dai Generali Marioli ( 1° fod), Valotto ( capo di SME) e Novelli , comandante delle forze terrestri: un “Grazie” a tutti loro per avere ridato ai paracadutisti in congedo e dell’ANPDI il contatto privilegiato con la loro Istituzione di riferimento.


PARTE BUONA

DISPONIBILITA’ ED AFFLUENZA DEI PARACADUTISTI DELL’ANPDI

Voto: 10

Nonostante la giornata lavorativa, erano presenti 48 paracadutisti, di cui 8 riserve, sui 40 posti messi a disposizione. Quattro di loro provenivano dalla Sicilia e dalla Sardegna e hanno sopportato un notevole sacrificio di tempo e di costi, per il lungo viaggio. Chi temeva che la riorganizzazione delle giornate addestrative in giorni feriali avrebbe diminuito la disponibilità, si è -fortunatamente e con piacevole sorpresa- sbagliato.

DISPONIBILITA’ E PROFESSIONALITA’ DEL PERSONALE DELLA BRIGATA FOLGORE

Voto: 10 con lode

Avrei dato lo stesso voto anche prima di ricevere da un direttore di lancio,stamattina, il primo Caporalmaggiore Pagano, un messaggio che dice :”è stato un piacere e un onore avere diretto il lancio di fratelli paracadutisti degli anni passati”.

La cosa che mi ha colpito è stata la giovane età dello staff Folgore: tutti i direttori di lancio erano poco più che trentenni. Qualcuno addirittura più giovane. I loro “anziani” valutatori, intervenuti per chiudere il corso di abilitazione alla direzione di lancio, erano coetanei.

Il primo maresciallo Boarino -incursore, combat camera- che li coordinava a terra e in volo -un veterano- ha confermato il giudizio su di loro: bravi, disponibili e motivati. Concordo.

I briefings ai paracadutisti ANPDI è stato tenuto prima dagli “anziani”, che si sono dimostrati competenti e sicuri, con un tono di voce giusto e una scelta della terminologia tecnica chiara e adeguata.

Successivamente siamo stati affidati agli “allievi”, che hanno fatto insieme a noi il ripasso. E’ stato emozionante vederli così attenti e preoccupati di non avere lasciato dubbi. Un privilegio per tutti noi: mai avuto briefings così efficaci.

SALUTO FORMALE ALL’ARRIVO DEL COMANDANTE E DEL VICE COMANDANTE DELLA FOLGORE

Il Comandante e il Vice Comandante della Folgore si sono lanciati con il primo decollo ANPD’I. Non credo ci sia bisogno di attribuire voti ad un segnale così preciso di stima, attenzione e disponibilità. Impegnativa anche per noi, se ci pensate.

All’arrivo del Generale d’Apuzzo e del Colonnelo Perrotti, il generale Fantini ha dato “ANPDI ATTENTI”, e tutti, ripeto TUTTI , i paracadutisti dell’associazione si sono immobilizzati.

Bel gesto, molto apprezzato dal Comandante.

10 e lode per averlo fatto.

Gli uomini della Folgore in servizio, più abituati di noi a vederlo in zona di operazioni, non ci avevano preceduto e hanno continuato l’attività, quindi la spontaneità dell’omaggio al Generale Comandante ha doppio valore perchè non eravamo stati “imbeccati”.

PROCEDURE DI SICUREZZA E AEREO DORNIER

10 e lode

La sicurezza è un capitolo fondamentale per la Folgore: dopo il lungo briefing, i candidati al lancio sono stati tutti portati davanti all’aereo, dove è stata tenuta una spiegazione prolungata ed accurata di ogni singola procedura a bordo e alla porta, a cui hanno partecipato anche il generale D’Apuzzo e il Colonnelo Perrotti.

Spazi ristretti e contatto fisico dei materiali lo richiedevano. L’uscita con le ginocchia semiflesse e la spinta orizzontale per non urtare col paracadute la porta alta solo 120 cmt, sono state ripetute molte volte, per evitare al paracadutista avvitamenti o uscite non conformi.

Conoscevamo il Dornier grazie alla circolare tecnica che l’ANPDI aveva diramato per tempo. I materiali con i nuovi ganci “americani” senza spinotto ma con doppia sicurezza, pure. I briefing su ogni singolo punto hanno aumentato la “confidenza”, fino al punto che l’intero lancio dei 45 candidati non ha riservato sorprese ai protagonisti.E’ filato tutto liscio.


PARTE CATTIVA

“PREPARAZIONE FISICA” ED UNIFORMITA’ DELL’ANPDI

voto 7 e mezzo (preparazione fisica)

Una percentuale troppo alta di paracadutisti presenti al lancio, dimostrava di non avere mantenuto quella prestanza fisica e quella agilità che un paracadutista militare -anche in congedo- deve avere, maggiormente se Istruttore a contatto con allievi a cui dare l’esempio. Il primo lancio da Dornier era stato riservato dalla Presidenza a istruttori e aiuti, quindi al “top” dell’Associazione. Bisogna che tornino ad esserlo,oppure che trovino sostituti all’altezza.

Spero che le sezioni sottoporranno i candidati per il lancio dal Dornier a un test fisico e magari ad un piccolo corso di ricondizionamento ginnico, oltre che a un ripasso delle prescrizioni per le uniformi.

Siamo stati fianco a fianco tutto il giorno con i paracadutisti del 183mo, molti di loro reduci da Bala Murghab, Afganistan. Ricordo ai lettori che in futuro ci affiancheremo sempre a reparti in addestramento. Dovremo ben figurare anche fisicamente.

L’obbiettivo statutario dell’ANPDI è quello di mantenere attivi e pronti i propri soci, e in senso più generale la “riserva”. Il lancio è solo UNA PARTE della attività. Molti si ritengono soddisfatti del semplice “salto”.

Così accadeva in passato, ma era un errore. Lo dimostrano le critiche che l’ANPDI ricveva a tutti i livelli, interni ed esterni all’Associazione e il successo delle zavorrate “marcia o crepa” delle ultime tre giornate prima del fermo del 2004.-


Abbiamo chiesto alla Presidenza che TUTTE le prossime giornate addestrative continuino a terra dopo il lancio, con marce e prove fisiche. Anzi: che siano riservate solo a chi accetta di fare addestramento a terra.

voto 8 (uniformità)
(dovevamo raggiungere 10)

La circolare della Presidenza nazionale ha sortito un ottimo effetto. Quasi tutti i paracadutisti avevano la uniforme richiesta, senza stellette, gradi e mostreggiature o brevetti fantasia. Quasi tutti.

POCHISSIMI NON SI SONO ADEGUATI

Abbiamo visto:

-un paio di alamari di Carabiniere, non in servizio e non più idoneo fisicamente

-uno stemmino da nonno di fanteria sul basco

-una cuffietta fantasia di colore sudamericano faceva ridere. Anzi: era più ridicolo il comportamento impettito di chi la portava.

-Una radio con microfono appuntata sulla mimetica(???) ( tipo SWAT.Perchè??? A cosa serviva??).

-mani in tasca a gogò

-un paio di stivaletti da lancio neri con zeppona di gomma da caduta libera anni 50

-una persona buttata fuori in permesso da una clinica ortopedica, prima della fine delle cure

-un caso di uniforme antica e sbrindellata di tre taglie superiori.

Tutte cose che non hanno guastato il colpo d’occhio. L’ANPDI ha tenuto, e anche bene, fortunatamente. Niente a che fare con il circo del 2004.

Ci fermiamo qui, perchè complessivamente stiamo parlando di pochi, pochissimi, casi, facili da correggere.

Chiediamo ai futuri direttori di esercitazione/ufficiali di collegamento ANPDI, una maggiore severità, anzi una TOTALE severità, come farà il PITTILANCIO. Chi non è in ordine stia fuori dai cancelli.

Il grande, anzi ENORME, lavoro che la Presidenza ha fatto per riportarci a contatto con la Folgore sui campi di lancio, va sfruttato al 100%. E se qualcuno tra gli esclusi non sarà contento,pazienza! Sarà sostituito da coloro che dall’ANPDI chiedono quello di cui ho parlato.

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