OPINIONI

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Pubblicato il 18/04/2019

BLOCCO NAVALE ! di Corrado Corradi

foto sopra: Marina Militare americana



Qualcuno dei professionisti della «accoglienza di tutti perché siamo stati tanto cattivi» é orientato a sfruttare la guerra civile che si sta sviluppando in Libia per reclamare l’obbligatorità dell’accoglienza degli stimati 800 mila potenziali fuggiaschi da quelle coste.

Pazzia!… oppure, se volete: una cretinata ammantata di disonesto umanitarismo…

Per quale ragione sarebbe una pazzia o una cretinata ? semplice: altri milioni di africani, in Africa, si trovano in condizioni analoghe di rischio e, ovviamente, non possiamo ospitarli tutti, ma se accetti a priori a casa tua ogni persona che fugge da casa sua, coerenza vuole che anche gli altri stimati 100 milioni di bisognosi siano i benvenuti, per cui … alé, avanti tutti, c’é posto… tranne che ai Parioli, in via Montenapoleone, Capalbio e in Vaticano.

Come diceva Toto’: «ma mi facci il piacere!»

Giustamente la Meloni reclama un blocco navale al largo della Libia e qualcuno del fronte «accogliamoli tutti perché siamo stati tanto cattivi» risponde indignato (come solo loro sanno indignarsi) che é un atto di guerra.

Cazzata! Non é un atto di guerra, altrimenti Prodi sarebbe già stato deferito alla corte di giustizia per l’analogo provvedimento che aveva adottato nei confronti dell’Albania,… si tratterebbe solo di un atto forte di politica estera del quale abbiamo urgente bisogno e che si inquadrerebbe alla perfezione in questa situazione di emergenza sicuritaria.

…mica si tratta di invadere la Libia! Si tratta di cinturare una zona che se esplode, fatalmente le sue schegge rischiano di investire le nostre coste…
Quel campione di umanità che é Macron lo ha capito e ha già provveduto da tempo a sigillare le frontiere… forse anche perché il fuoco alle polveri di quella zona già lo aveva appiccato il suo pre-predecessore, Sarkozi, e il successore di lui, Hollande, si era dato da fare per alimentarlo quel fuoco.

Il pensiero che da quelle lande possa giungere da noi un incrementato numero di clandestini che si traduce in un incrementato numero di aspiranti delinquenti, non puo’ non preoccupare… e se a questi si aggiunge il pericolo di qualche gruppetto jihadista, peggio me sento.
Pertanto: benvenga il blocco navale, non foss’altro perché lo vuole la maggioranza degli italiani i quali hanno ormai in uggia quei modaioli dell’accoglienza a tutti i costi perché siamo stati cattivi e adesso siamo fascisti e xenofobi.

Dalla nave Sea-Watch, la porta parola di quella ONG, una ragazza giovane, carina e decisa (e tanto, tanto umanitaria), parla di necessità di (più o meno) ritornare con urgenza in mare per affermare un principio umanitario calpestato dalle istituzioni.
Ma quale principio umanitario (di ste cispole) é quello di precipitarsi a poche miglia dalla costa libica per prelevare da un barcone dei clandestini (i quali hanno stipulato un contratto con uno scafista che si é impegnato a portarli in Italia) e portarli in Italia? A me francamente più che un principio umanitario sembra un piacere fatto allo scafista il quale acquista credibilità nei confronti di chi lo paga.

Siamo sicuri che tra quelli dalla fragola del «salviamo tutti» e gli scafisti non ci sia un’intesa? Non dico un’intesa di affari ma, pur nella reciproca differenza, che non ci sia una tacita comunanza di obiettivi? (Quella di sovvertire l’odiato sistema in cui insistono ancora troppi cristiani che ostacolano la nascita dell’agognata società aperta e meticciata come canta John Lennon in «Imagine»).

Vai con il blocco navale!! Non perdiamo tempo!



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