OPINIONI

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Pubblicato il 01/05/2018

RAGIONAMENTO CONTROCORRENTE SULLA UCCISIONE DI UNA RAGAZZINA

Ragionamento controcorrente sull’uccisione di una ragazzina.

Al diavolo le considerazioni sul razzismo, tutte mirate a far credere che le razze caucasica, negra, gialla, semitica, ugro-finnica, etc, non esistono.
Ovvio che siamo tutti esseri umani!
Né piu’ e né meno come il leonberger e il chihuahua e il bulldog sono cani.
Non se ne puo’ più dell’obbligo di ipocrite premesse antirazziste per riuscire a piazzare un «ma» in mezzo agli sproloqui sull’uguaglianza che si susseguono in TV.
Certo che non sono razzista; non lo sono perché sono un cattolico spernacchiatore sia della farlocca egalitée illuminista e del suo mito del buon selvaggio (considerato buono finché rimane selvaggio), sia dell’idiota presunzione positivista che vede in quel selvaggio un bambino che un giorno ragiungerà le vette del progresso come le abbiamo raggiunte noi (come se il nostro progresso fosse l’unico immaginabile).
Esiste un razzismo più razzismo di questo ragionamento che alberga nelle menti dei nostri maitres à penser? Secondo me, no!

Nessuno vuol togliere l’umanità al negro quando lo indica per quel che é: negro; e cosi’ é per l’arabo per il boscimane o per il giallo (mongolo, cinese o giapponese che sia).
Questa fregola di cancellare quel dato fattuale che é la sacrosanta differenza tra esseri umani é patrimonio culturale di estrazione radical-chic di chi ha in uggia la diversità e vuol ridurre l’umanità a piattume uniforme.
Gli uomini, uguali come fratelli davanti a Dio Padre, sono fortunatamente diversi nella loro dimensione di persone (infatti sono definiti individui), nel loro raggruppamento per caratteristiche somatiche e ancor di piu’ lo sono nel loro costituirsi in raggruppamenti spirituali, rituali, culturali, tradizionali.
Il negare le differenze somatiche e culturali diventa un pericolo maggiormente in questo periodo di mescolanza perché se non si ha contezza delle diversità non si ha contezza di dell’altro, il cristiano « prossimo tuo » con il suo carico di condizionamenti psicologici, magici, culturali, spirituali, tradizionali.
Ed ecco che ci si sorprende e ci si spaventa eccessivamente oppure ci si fida in maniera incosciente.
Di sicuro, in Italia non si era ancora sentito parlare di cannibalismo mirato a far sparire il corpo del reato: una ragazzina italiana uccisa da due nigeriani di razza negra.
Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine, e i nodi in questo caso sono due:
• La razza, con il suo carico di tradizioni e riti che costituiscono la radice alla quale fa riferimento la psiche;
• L’immigrazione di persone che, per loro ammissione, sono venute in Italia disposte a tutto per far soldi.
La maggior parte dei nigeriani é, ovviamente, composta da persone per bene che non meritano di essere associate a quei truci loro compatrioti che hanno scarnificato una ragazzina italiana, ma é una pazzia tacere o far finta di non vedere che alle loro radici appartiene anche quella cultura che prevede il rito del cannibalismo; ed é una pazzia ancor maggiore tacere sul fatto che quella ritualità delle radici in alcuni di loro, i piu’ predisposti perché dediti a delinquere, puo’ esplodere in qualsiasi momento.
Se quella ragazzina non fosse stata ubriacata da ragionamenti ideologici sull’uguaglianza, avrebbe avuto contezza di una realtà potenzialmente pericolosa e ci avrebbe riflettuto un po’ prima di accettare l’ospitalità offertale da quei cannibali.

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