OPINIONI

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Pubblicato il 14/12/2018

TORINO: ESPOSTA LA RADIO DI DON COCCO IL PRETE CHE COORDINAVA LE AZIONI “ALLEATE” E DEI PARTIGIANI

foto sopra: Torino sotto le bombe “alleate” dopo l’armistizio

il Dente Avvelenato

Esposta a Torino la radio che Don Luigi Cocco , morto nel 1980, salesiano torinese, usava per trasmettere informazioni agli alleati con un apparecchio fabbricato in America, arrivata a Torino nei primi mesi del 1945.

Chissà quanti morti ( italiani) ha generato la fuga di informazioni che provenivano dai collaboratori occulti sugli spostamenti di truppe, segnalazione di edifici occupati, nomi dei “cooperatori” ( non traditori)

Se ne vanta, dell’azione di fuga di notizie, il signor Boccalatte direttore dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della Società contemporanea: la radio «Accompagnava la Spring, una missione dei servizi della Marina Militare italiana» , lui che è nato nel 1947 e che di quelle vicende conisce solo la versione dei vincitori,..

La “reliquia” è esposta al Polo del Novecento, centro culturale italiano dedicato al secolo scorso .

Una radio che comunicava dati sensibili e informazioni e che consentì agli alleati di meglio agire ( bombardare) gli obbiettivi sensibili?.

«Non è mai stata individuata dai tedeschi – dice soddisfatto Boccalatte -.Ha continuato a trasmettere informazioni anche dopo la Liberazione, sulla situazione politica, per consentire agli americani, grazie al “don” filoamericano e con lui molti altri “italiani” di controllare la nostra politica. Don Cocco era salesiano, collaboratore osannato della Resistenza: per i suoi servigi resi agli americani e ai partigiani gli furono concesse due Croci di guerra al valor militare.
C’erano tante radio a torino e quindi tanti “italiani” che tradivano giornalmente il poprio governo . Gli apparecchi radiopProvenivano da missioni inglesi o americane. Grazie ad un atro prete gli americani ricevettero l’organigramma delle Ss dell’Albergo Nazionale, che ebbe il destino comune a tanti altri edifici occupati.

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